
La Yoyo Xev è una nuova city car elettrica che percorre fino a 150 Km al costo di 1 € di ricarica.
Come per l’articolo sulla Citroen Ami ribadisco quanto già espresso:
” Queste righe partono da una riflessione personale che ho fatto vedendo la recensione di questa microcar, tali riflessioni NON sono quindi frutto di sponsorizzazioni, pubblicità, business o altro”.
Yoyo Xev.
Il design della Xev è stato creato con stampa in 3D dal Politecnico di Torino, non a caso la prima sede italiana si trova proprio in Piemonte.
La vettura viene assemblata in Cina ed è composta da sole 57 parti, può essere guidata dai 16 anni, pesa poco più di 450 kg e come dicevo, può percorrere fino a 150 km, raggiunge 80 km/h con una singola ricarica pari ad 1 €.
La Yoyo Xev ha le batterie estraibili e sostituibili nei punti Xev, cosa assolutamente da non sottovalutare, visto che le batterie delle auto elettriche sono molto “apprezzate” dai ladri d’auto.
Test drive
Caratteristiche tecniche Yoyo Xev.
Lunghezza: 2530 mm – Larghezza: 1500 mm – Altezza 1560 mm – Peso senza batteria: 450 kg – Peso massimo consentito: fino a 774 kg – Dimensioni pneumatici: 155/65R14 – Potenza motore: 7,5 kW omologata – Tipo di batteria: celle prismatiche litio ferro fosfato LiFePO4 ignifughe – Capacità batteria: 10,3 kW/h – Tensione batteria: 72 V – Telaio in acciaio ad alta resistenza – Tempo di ricarica <4 ore (da 30% a 100% SOC).
Anche quì siamo ai soliti discorsi. A chi può servire? Cosa me ne faccio di una city car che può percorrere solo 150 km, che ha un portabagagli piccolino (ma neanche tanto), e può portare solo due persone? Fermo restando che di vetture con più o meno le stesse dimensioni, nel mondo ne circolano milioni (vedi la Smart), la nostra simpatica vetturetta ha dei costi di esercizio bassissimi, volete mettere!? E comunque la risposta è la stessa che ho espresso in merito alla Ami, e cioè:
Escludendo chi con la vettura macina chilometri, ho pensato ad esempio a tutte quelle persone che hanno un lavoro relativamente vicino a casa, o a che deve portare i bambini a scuola, o che deve fare dei piccoli tragitti per acquisti o altro; a chi ad esempio ha un lavoro posizionato entro un raggio di 50/60 km, insomma non credo sinceramente che tutti, ad esempio a Roma, percorrano più di 150 km al giorno, no, non ci credo.
Evito altresì di infilarmi in discussioni quali: “…e poi le batterie? che fine fanno? Oppure, dove la prendiamo tutta questa corrente?” e tutte le altre perplessità che animano i blog di mezzo mondo, dico però che per chi non ha possibilità economiche, per chi non ha necessità di un mega mostruoso Suv per viaggiare da solo, magari percorrere 30/50 km al giorno, forse questa piccola vettura potrebbe essere una buona opportunità per risparmiare sul bollo auto (che nel caso della Yoyo Xev non si paga), risparmiare sull’assicurazione, e soprattutto sui consumi, non solo riferiti alla benzina o Gpl o Diesel, parlo anche di costi di manutenzione che sono pari a ZERO.
Questa auto è la soluzione? Non lo so, però è un modo di viaggiare un po più “green” risparmiando un sacco di soldi, in attesa delle batterie al grafene, che speriamo vengano messe in commercio al più presto, 2022/2023.
Prince Faster magazine.