Con la chiusura dell’ultima fabbrica di CD negli Stati Uniti, finisce (finalmente), un periodo della storia della musica e, con l’avvento dei vinile HD ne inizia un altro, migliore? peggiore? Ad oggi non lo sappiamo in quanto nessuno ha avuto la possibilità di ascoltare tale supporto.
Ma come sarà il futuro del mercato musicale? Ovviamente ci sarà un fortissimo incremento di file audio ad altissima qualità (gli studio master per intenderci), un aumento dello streaming attraverso i vari portali, e poi, ci auguriamo, il vinile HD, ovvero la musica su 33 giri ma ad alta definizione.
Ma cos’è il vinile HD!?
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Vinile H, un po di storia:
Tutto nasce dalla High Definition Vinyl e dalla start up austriaca Rebeat Innovation che nel 2016 progetta e brevetta la tecnologia HD Vinyl, la start up nel giro di pochi mesi raccoglie la sbalorditiva cifra di quasi 5 milioni di dollari.
Come funziona la tecnologia HD Vinyl!?
In poche parole il file audio ad alta risoluzione viene mappato in 3D, conoscendo quindi l’esatta larghezza e ampiezza dello stesso, si potranno rimuovere i vuoti inutili tra solco e solco, si corregge anche l’eventuale errore tangenziale, ecco quindi che si genere un 30% in più di spazio sul vinile, il quale vinile verrà pressato da una matrice in ceramica che non si usurerà nel tempo.
La cosa interessante inoltre, è che nello spazio restate, non solo sarà possibile inserirci più minuti rispetto ai circa 20, ma nei solchi potranno essere inserite molte più informazioni rispetto al vinile tradizionale, ecco quindi che il suono acquisterà (in teoria) più dinamica, più “fedeltà”, sarà migliorato anche il famoso rapporti S / N, e il taglio sarà fino a 100 Khz, mentre per un vinile tradizionale si parla di un massimo di 15 Khz.
La pressatura tradizionale che preme i dischi in vinile è in realtà una copia di una copia di una copia. Una lacca produce dapprima un disco padre, che quindi produce un disco madre, che poi fa il timbro. È facile capire perché le informazioni vengono perse nel tradizionale processo di produzione dei dischi in vinile.
Pressatura in un’unica fase
L’altra cosa interessante di questo processo è che il master non sarà più in nichel, ma sarà in ceramica, prerogativa di questo materiale è che se prima il master in nichel doveva essere cambiato ogni 1000 dischi, con una differenza di “fedeltà” tra il primo vinile pressato e l’ultimo, con la ceramica questo non accadrà più, si avranno quindi, ad esempio, 10.000 vinili tutti con le stesse qualità audio, inoltre il passaggio sarà uno solo, con perdita di “informazioni” davvero ridotte all’osso.
Ad oggi nessuno ha ancora avuto la fortuna di ascoltare un vinile HD anche perché la produzione dovrebbe partire dal 2019, però l’AD Günter Loibl afferma che:
“Il nostro obiettivo è presentare vinili e stampi test durante la Making Vinyl di ottobre a Detroit”.
I vinili HD saranno compatibili con tutti i giradischi e testine esistenti, non ci sarà bisogno quindi di upgradare il proprio impianto HIFI.
Prince Faster
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