Transplant è una serie tv “medical drama” uscita nel 2021, produzione canadese.
Un po di storia sulle serie tv medicali.
Una delle prime serie dedicate al mondo medicale/ospedaliero, è stata “E.R. medici in prima linea“, ed è stata anche una delle più famose insieme alla ‘medical trombiamo come pazzi‘, Grey’s Anatomy.
Nel corso degli anni ne sono state fatte un numero indefinito, e c’è un vero e proprio esercito di appassionati che se le è viste tutte, anche quelle più strane e inverosimili.
Ne sono state prodotte con tutti gli incroci possibili ed immaginabili, da quella con il medico militare, quella con il medico tossico e zoppo, con il medico prodigio autistico, quella con il medico morto che risorge, ma nel frattempo girovagava per l’ospedale in forma di spirito, abbiamo poi la serie del medico a cui sparano e che dimentica tutto, la dottoressa che ruba l’identità di un altro medico, quelli splatter come Code Black, e poi c’è quella con il medico che diventa il medico personale di un uomo ricchissimo (Royal Pains), c’è il filone dei medicali anatomopatologici investigatori, e anche li la lista è davvero lunga.
Oggi ci occupiamo di una recente serie dal titolo Transplant, ne sono state prodotte 2 stagioni, una nel 2020 (in onda e streaming 2021) la seconda appena finita di girare, che probabilmente partirà dopo l’estate.
Contents
Transplant la serie tv.
I personaggi.
Come al solito in queste serie ci sono figure ricorrenti quali: la specializzanda un sacco caruccia e super apprensiva, che nell’ospedale praticamente ci vive e si accolla tutti i drammi del pronto soccorso.
Poi c’è la specializzanda di ghiaccio, alla quale rimbalza tutto, impenetrabile perché il mondo ce l’ha con lei, e lei lo sa però è solo una sua fissa.
Abbiamo il solito chirurgo strutturato che rimprovera le specializzande, il super primario burbero ma buono che ha un buco in testa, e poi c’è il nostro eroe siriano che cerca di aiutare tutti, e anche lui soffre un casino quando muore qualche paziente.
L’idea di Transplant è davvero originale; la storia narra le peripezie di un medico siriano fuggito dal suo paese e, giunto in Canada, chiede asilo diventando così un cittadino canadese a tutti gli effetti.
Inizialmente il nostro eroe lavora come sguattero in un fast food, ma in un incidente che accade dentro il fast food, salva la vita ad un super mega primario burbero ma bonaccione che, dopo tutta una serie di peripezie, lo chiama per ringraziarlo e lo assume nell’ospedale più grande e fico del Canada.
Il dott. Bashir Hamed (così si chiama il nostro chirurgo), ne passerà di tutti i colori per potersi tenere il posto tanto ambito, si perché lui è davvero uno super bravo a fare diagnosi (un po come Dr. House, The Resident e The Good Doctor).
Transplant, perlomeno in questa prima stagione, non sembra essere una serie medical “trombiamo a palla tutti insieme!” Ci sono però dinamiche che non possono mancare; il primario super mega, tromba con la primaria, la tirocinante con la guardia dell’ospedale, ma tranquilli, è tutta roba di pochi istanti.
Tutto il focus di “Transplant” è sul nostro medico siriano, non ci sono tresche incasinate, o drammi di separazioni ecc… anche se devo dire che qualcosa, verso la fine della prima stagione, accade.
In sintesi: la serie è molto carina, e l’idea di fondo è nuova con una tematiche ospedaliere ancora inesplorate; vale la pena vederla se non altro perché la storia è piuttosto inedita, inoltre tengo a precisare che è una serie “di piangere“.
Buona la regia e la fotografia, attori molto bravi e ben inseriti nel contesto medicale.
Le mie 5 serie medical drama preferite.
- Code Black
- Dr. House
- Royal Pains
- E.R. Medici in Prima Linea
- Forever