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Serie Tv The Trauma Code, la serie assurda del 2025
Una delle serie Tv più assurde e fuori di testa che abbia mai visto; dove il neo/reduce primario di traumatologia è un incrocio tra un genio della chirurgia, un Superman e Rambo con il bisturi, e quando dico Rambo, non lo dico a caso. Intorno a lui girano personaggi al limite del paradossale in un circo ospedaliero, fiumi di sangue e operazioni al limite dell’impossibile con una spruzzata di intrighi politici. L’idea su cui gira questa serie è davvero unica nel suo genere, e secondo me ne faranno una versione USA.
Attenzione, semifinale a sorpresa di piangere.
Amici cinefili, allacciate le cinture perché oggi vi porto nel meraviglioso e sconclusionato mondo di “The Trauma Code: Il turno degli eroi“, una serie coreana che definire “medical drama” è come chiamare un unicorno un “cavallo con un’appendice”. Preparatevi a un’esperienza folle, un viaggio tra il serio e il faceto, dove la medicina incontra l’assurdo in un tripudio di camici bianchi e situazioni al limite del paradossale.
Trama
Si fa per dire. Immaginate un medico reduce da zone di guerra, talmente bravo da far resuscitare un cactus con un defibrillatore, che viene catapultato in un centro traumatologico. Fin qui, tutto normale. Peccato che questo centro sia popolato da personaggi che sembrano usciti da una sitcom demenziale più che da un ospedale. Abbiamo l’infermiera con la fobia del sangue, il chirurgo che si addormenta durante le operazioni (e con il bisturi in mano!) e il primario che comunica solo attraverso rebus e i pazienti che fanno, giocano alla “Settimana Enigmistica” mentre vengono operati.
Recitazione
Gli attori sono talmente dentro la parte da sembrare posseduti dai personaggi stessi. Il protagonista, con la sua aria da “so tutto io e se non lo so me lo invento”, è un mix tra Dr. House e un cartone animato giapponese. Le sue espressioni facciali valgono da sole il prezzo del biglietto (o dell’abbonamento a Netflix, fate voi). I comprimari non sono da meno, ognuno con la sua “stranezza” che contribuisce a creare un’atmosfera surreale e irresistibilmente comica.
Serie Tv The Trauma Code, Effetti speciali
Dimenticatevi gli effetti speciali hollywoodiani. Qui siamo su un altro livello. Vedrete ferite che sembrano uscite da un film di zombie, sangue che sprizza come ketchup da un hot dog e operazioni chirurgiche che sembrano più uno spettacolo di magia che un intervento medico. Ma non fraintendetemi, tutto questo è fatto con una tale dose di autoironia da risultare esilarante.
Dialoghi
Dialoghi: I dialoghi sono un capolavoro di non-sense. Frasi che non hanno alcun senso logico si susseguono a ritmo incalzante, creando un effetto straniante che vi farà chiedere se siete voi ad avere problemi o se è la serie ad essere completamente pazza. Ma in fondo, non è forse questa la bellezza?
Serie Tv The Trauma Code, Giudizio finale
“The Trauma Code Il turno degli eroi” non è una serie per tutti. Se cercate un medical drama serio e realistico, cambiate canale. Ma se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, di un prodotto che vi faccia ridere a crepapelle, che vi stupisca con la sua originalità e che vi lasci a bocca aperta per la sua follia, allora questa è la serie che fa per voi. Un’esperienza fuori dalle regole, un inno all’assurdo, una dimostrazione che anche la medicina può essere… beh, diciamo… “diversa”.
Voto: Cinque camici bianchi su cinque (anche se forse sarebbe meglio dare cinque cactus resuscitati).
P.S.: Non provate a replicare nessuna delle tecniche mediche mostrate nella serie. Potreste finire per curare un’appendicite con una canzone di Cristina D’Avena. E non credo che il paziente apprezzerebbe.
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