Sembrerebbe davvero anacronistico un articolo del genere oggi, la musica ha fatto spaventosi ed incredibili passi avanti, e dagli anni settanta ad oggi tutto è cambiato,
tutto non è più come prima, per fortuna direte voi, certo, si per fortuna, altrimenti saremmo tutti vittime di un complotto planetario; tutto è incredibilmente più veloce e incontenibile, incontrastabile, travolgente al punto che la musica oramai non la si misura quasi più attraverso un profondo viaggio dentro l’anima di un artista, oramai la musica si misura in terabyte, quanta ne abbiamo nel nostro device!? quanta ne clicchiamo e dopo 6 secondi torniamo a leggere facebook? o twitter, o un qualunque altro social, Nostalgia canaglia? no per niente, la musica era bella negli anni sessanta, settanta, oggi, domani, sempre, è solo una questione di visione complessiva e personalizzata di questa meravigliosa arte che tanto amiamo e che forse ogni tanto ci spersonalizza e ci fa seguire il gregge che va al pascolo
I ricordi di queste note sono una delizia per chi negli anni settanta (settembre 1970) ascoltava per la prima volta il secondo, fantastico disco dei Santana “Abraxas”, con in formazione: Carlos Santana – chitarra e voce José “Chepito” Areas – timbales, congas, percussioni, voce David Brown – basso Mike Carabello – congas, percussioniGregg Rolie – organo, piano acustico, piano elettrico, voceMichael Shrieve – batteria Alberto Gianquinto – piano acustico in ‘Incident at Neshabur’ Rico Reyes – percussioni Steven Saphore – tabla.
Il 21 marzo 2016 a Las Vegas, Carlos Santana ha voluto rimettere insieme la vecchia band; dal video emerge palese l’emozione, qualche svarione, qualche “mezzo tono fuori”, ma la magia è sempre la stessa, perchè certe canzoni non te le dimentichi mai, ivi incluso un appena accennato omaggio a Jimi Hendrix.
Santana pubblicherà oggi (16 aprile) “Santana IV” con la seguente formazione: Carlos Santana (guitar, vocals), Gregg Rolie (keyboards, lead vocals), Neal Schon (guitar, vocals), Michael Carabello (percussion) and Michael Shrieve (drums).
Ho ascoltato il disco, non è un capolavoro, è invero un disco molto “Santana”, anche perchè negli ultimi anni, una trentina e forse più, Santana replica all’infinito se stesso, poco male visto che Santana sa far bene Santana; difficile dire però quanti “Santana” ci sono nel mondo, ovvero quanti musicisti non fanno altro che replicare se stessi all’infinito, certo, Santana lo riconosci subito, con altri ci metti un pò di più. Lontani ere siderali sono dischi arditi come Illuminations quando si faceva chiamare Devadip Carlos Santana, con Alice Coltrane, Jack DeJohnette, Dave Holland, o Love Devotion Surrender con John McLaughlin, Caravanserai e pochi altri; ripeto il disco è un buon disco da ascoltare in leggerezza e surplace, magari in sottofondo e davanti ad una tazza di caffè, non è uno spacca meningi, non è cervellotico (lui non lo è quasi mai stato), è semplicemente un buon disco pop di un settantenne che, a quanto pare, si diverte ancora a suonare. Vi pare poco!?
Prince Faster
Track List:
“Yambu”
“Shake It”
“Anywhere You Want To Go”
“Fillmore East”
“Love Makes The World Go Round” (featuring Ronald Isley on vocals)
“Freedom In Your Mind” (featuring Ronald Isley on vocals)
“Choo Choo”
“All Aboard”
“Sueños”
“Caminando”
“Blues Magic”
“Echizo”
“Leave Me Alone”
“You And I”
“Come As You Are”
“Forgiveness”