Perfect View Bushido la recensione del disco 2023

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Perfect View Bushido la recensione

Con il disco dei Perfect View Bushido anche se la vostra inclinazione naturale non vi sostiene, preparate Kimono, munitevi di Katana e cercate di assumere una postura vagamente ZEN, perché è in arrivo un’opera rock dedicata al mondo dei samurai, non dall’estremo oriente, bensì dalla nostra cara italica penisola.

Quarto lavoro in studio dei Perfect View ancora una volta su etichetta Lions Pride Music, Bushido contiene dodici tracce – tredici nella versione Japan -, di puro AOR di vecchia scuola, in cui è facile trovare richiami a Journey, Toto, Boston e chi più ne ha più ne metta.

Perfect View Bushido, la recensione

Tra un cinguettio di volatili e il rumore dell’acqua che scorre, in un’atmosfera a dir poco meditativa, un arpeggio dalle chiare atmosfere orientali, lancia il tema iniziale di questo disco – Bushido Theme appunto – che fa da intro all’intero album -.
Sin dai primi brani – Birth, Love – gli scenari si dipingono di un sound molto ben definito, un rock maestoso dove le armonie in maggiore la fanno da padrone, le chitarre suonano distorsioni aperte e arpeggi carichi di chorus vengono incorniciati da drappi tastieristici di chiara matrice ’80.

La sceneggiatura narrativa del disco racconta la storia di un ragazzo giapponese che nasce con una disabilità, ma che attraverso la propria forza di volontà riesce ad inseguire le orme di suo nonno ed incoronare il suo sogno di diventare un samurai.

Affascinati dalla cultura orientale, i Perfect View la interpretano con un sound che cattura l’ascolto ed è di facile assimilazione. Ritmiche molto dirette e senza troppi fronzoli lasciano spazio ad aperture armoniche che riportano a band come Boston e Kansas. Le linee vocali molto ricche di backing, sono senz’altro il punto di forza di questo lavoro, molto curate ed accattivanti nei chorus – Integrity, Family e Respect -, hanno il merito di risultare orecchiabili senza diventare stucchevoli.

Per quanto la miscela sonora proposta dalla band sia ben collaudata e facilmente riconoscibile, questo non sempre basta a far funzionare dei brani, ancor meno un album intero. Nel nostro caso, Bushido è un lavoro concreto e ben equilibrato, senza troppi cali di tensione. Il combo italiano, nonostante i numerosi cambi di formazione, è ben assemblato, suona bene e lo fa in modo semplice e diretto, proponendo un lavoro dai toni vintage e di ottima qualità. Ascolto vivamente consigliato alle fasce d’ascolto vicino agli ‘anta che sono cresciute a “Pane&Journey”.

Stefano di Ielsi.

Tracklist:

1. Bushido Theme,
2. Birth,
3. Love,
4. Integrity,
5. Honor,
6. Family,
7. Respect,
8. Compassion,
9. Honesty,
10. Courage,
11. Loyalty,
12. Bushido Theme (Reprise)
13. Life (Exclusive Japan Bonus Track)

Line-Up:

  • Francesco “Joe” Cataldo: Guitars & Backing Vocals
  • Frank Paulis: Bass & Backing Vocals
  • Davide “Dave” Lugli: Drums
  • Alberto Bettini: Keyboards
  • Damiano Libianchi: Lead & Backing Vocals

Guest Musicians:

  • Fabio Dessi & Marco “Babba” Ciancio: Additional Background Vocals
  • Emanuela “Doll” Siconolfi: Background Vocals on “Love”
  • Alessandro Ascari: Strummed Acoustic Guitar on “Family”
  • Mauro Baratta: Japanese Voice
  • Simone Muci, Nobuya Tamaki & Matt Fraulini: Drawings & Graphic Animation.
  • Matteo Buzzi: Photos (Location: Amy Sushi Carpi – MO – Italy)

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