Ho installato la app Immuni nella speranza che tutti gli imbecilli che ho nei contatti su tutti i social mi cancellino.
Questo è il mio sito, l’ho creato nel 2000, questo sito ha venti anni, qui nessuno può dirmi cosa fare e come farlo, cosa scrivere e cosa non scrivere, e se qualcuno si vuole “impadronire” delle mie foto, lo faccia pure.
Da quando si è iniziato a parlare della app immuni, è iniziata una gara di imbecillità senza precedenti; appare evidente che il digital divide, l’analfabetismo, la stupidità, la paura del lupo cattivo è una forma di ignoranza senza soluzione.
Nel corso dei secoli la paura del “nuovo” ha fatto più danni della peste e delle cavallette, dalle streghe bruciate sul rogo, alla condanna di chi affermava che la terra non era piatta, ma ora ci sono i terrapiattisti, è chiaro anche che sui social esistono figure che agitano il terrore, figuri che scatenano gli istinti più bassi e miserabili di persone che non conoscono le più elementari nozioni di buon senso.
La app Immuni, non traccia una beata fava, la app Immuni non ruba i vostri tanto preziosi dati sensibili, quelli ve li hanno rubati già molti anni fa.
Ve li hanno rubati il giorno in cui avete acquistato il primo smartphone, quando avete usato per la prima volta una carta bancomat, quando avete installato sul vostro smartphone i giochi per i vostri bambini, da quando avete messo la prima foto su un social network mentre mangiavate un piatto di spaghetti, da quando avete messo la foto di vostro figlio di 2 mesi sui social, da quando avete iniziato ad usate il servizio google traffico, da quando avete iniziato a fare acquisti on line, da quando avete iniziato a postare le foto al mare con vostra nonna, o con qualche troione di turno e non avete disattivato il GPS perché eravate imbecilli.
Fatevene una ragione, i vostri dati sensibili oramai sono dominio di tutte quelle società che pagano per averli.
Fatevene una ragione, oramai non potete fare più nulla, non avete scampo, siete tutti tracciati, la vostra privacy non esiste più, ma non è una ipotesi, è un fatto,
I cookies sono il vostro orco. Ogni volta che digitate sulla vostra tastiera, ogni volta che attivate il gps, ogni volta che volete geo localizzare una pizzeria, ogni volta che cercate qualcosa su google, ogni volta che telefonate a chiunque, siete tracciati, per cui straparlare della app Immuni è come abbaiare alla luna, non serve, è inutile!
La app Immuni è forse è la cosa più innocua che la digitalizzazione abbia prodotto, ma se non siete d’accordo, se non ci credete, non la installate, se non siete d’accordo scrivetelo pure sui social, gli stessi che hanno in mano la vostra vita, i vostri dati, le vostre foto.
Ci sono poi, e questo è ciclico, quelli che come delle papere, copiano incollano una delle tante fantomatiche dichiarazioni sulla privacy contro Facebook. Ogni volta che le leggo mi sbellico dalle risate.
Ma veramente c’è qualcuno che ancora crede che quattro boiate scritte con due tre paroloni, possano tutelare la privacy? le vostre foto, o quello che voi scrivete? Poveri illusi.
Facebook, Twitter, Instagram, delle vostre dichiarazioni se ne fregano perché quei social sono proprietà privata, nessuno vi ha obbligato ad iscrivervi, lo avete fatto di vostra spontanea volontà, iscrivendovi avete accettato le loro regole, non volete seguire le regole? non volete essere schiavi di nessuno?! Fate come me, fate un vostro sito, così sarete voi i padroni di voi stessi, nessuno vi dirà cosa fare o cosa non scrivere, nessuno si potrà appropriare delle vostre preziosissime foto delle vacanze a Rimini, o delle vostre epiche abbuffate sotto l’ombrellone.
I padroni dei social sono multimiliardari proprio grazie a voi, voi siete i loro schiavi, voi generate profitto ogni volta che postate una foto, un commento, ogni volta che postate un video del vostro compleanno, perché tutto fa contenuto, voi create i contenuti per loro.
Voi (ma anche io), lavoriamo per loro creando ogni giorno un numero mostruoso di contenuti, in pratica siamo degli sfigati giornalisti e sfacchiniamo 12 ore al giorno per un padrone che non solo non ci paga, ma che ci ha rubato anche tutti i dati sensibili.
Se non scrivessimo più nulla, i social diventerebbero una scatola vuota, se nessuno scrivesse più nulla i social sarebbero vuoti, non esisterebbero, se nessuno scrivesse più nulla i nostri padroni fallirebbero, e questo è un fatto inalienabile.
Quindi piantatela di lamentarvi, piantatela di rompere i coglioni facendo copia incolla di una dichiarazione sulla privacy tanto inutile quanto idiota.
Ho installato la app Immuni perché finalmente verrò cancellato da idioti mitomani, da complottisti, terrapiattisti, no wax, da quelli che il 5G ti lancia il mercurio nel corpo, da quelli che “il virus è una invenzione delle multinazionali del farmaco”, da quelli che “il virus non è mai esistito”, da quelli che “il termoscanner ruba il tuo DNA”, da quelli che “Facebook ci controlla”, da quelli che “ci rubano la privacy” da quelli che “i dati sensibili”, ecco perché ho installato la app Immuni, meno imbecilli sul mio cammino, più serena sarà la mia vita.
Questo è il mio sito, l’ho creato nel 2000, questo sito ha venti anni, nessuno può dirmi cosa fare e come farlo, cosa scrivere e cosa non scrivere, se volete essere indipendenti, se non volete padroni, se non volete arricchire nessuno, fate come me, fate un vostro sito, costa poco e rende meno schiavi.
E se qualcuno si vuole “impadronire” delle mie foto,….sti cazzi!
E adesso ascoltate questa canzone.
Prince Faster