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Krokofant 6 la recensione del nuovo album
Sono norvegesi, questo è il loro sesto album e si chiamano Krokofant! Un nome che evoca creature mitologiche e sonorità altrettanto leggendarie. Con il loro sesto album, intitolato semplicemente “6”, il trio norvegese (che in passato ha flirtato con la formazione a quintetto) non si limita a consolidare il proprio status di eccellenza nel panorama jazz-fusion/progressive rock, ma lo trascende, proiettandosi in una dimensione sonora inesplorata, “6” è una vera e propria unicità.
“6” non è un semplice album, è un’esperienza sinestetica che travolte l’ascoltatore in un mondo di suoni proveniente da un altra galassia.
Un album muscoloso e tecnicamente impeccabile, ogni nota, ogni tema musicale, ogni singola sfumatura sonora è cesellata con una precisione maniacale, eppure l’insieme non risulta mai freddo o cerebrale, anzi, pulsa di una vitalità organica, viscerale.
L’album si apre con un’esplosione di energia primordiale, un Big Bang sonoro che getta le basi per un viaggio attraverso paesaggi sonori tanto complessi quanto affascinanti. Le intricate trame ritmiche, ora sincopate e incalzanti, ora fluide e sinuose, si intrecciano con melodie evocative che spaziano da momenti di eterea bellezza a improvvise deflagrazioni di pura potenza.
Il basso, pulsante e profondo, funge da solida fondamenta su cui si ergono le architetture sonore del gruppo. La chitarra, ora graffiante e distorta, ora cristallina e melodica, dipinge affreschi sonori di rara bellezza, creando un dialogo costante con la batteria, che si destreggia con virtuosismo tra ritmi complessi e improvvisazioni fulminanti.
Ma ciò che rende “6” un’opera veramente eccezionale non è solo la somma delle singole parti, bensì l’alchimia che si crea tra di esse. Krokofant riesce a fondere in modo mirabile elementi apparentemente contrastanti: la precisione del progressive rock si sposa con l’improvvisazione e la libertà espressiva del jazz, creando un ibrido sonoro davvero notevole.
Krokofant 6 la recensione
Non ci troviamo di fronte a una semplice riproposizione di stilemi già sentiti, bensì a una vera e propria re-invenzione del genere. Krokofant 6 non si limita a suonare jazz-fusion o progressive rock, ma lo reinterpreta, lo trascende, lo eleva a nuove vette espressive.
“6” è un album che va ascoltato più volte per essere pienamente apprezzato in tutta la sua complessità. Ad ogni ascolto, nuove sfumature emergono, nuovi dettagli si rivelano, arricchendo l’esperienza complessiva. Non è un disco di facile assimilazione, certo, ma la ricompensa per l’ascoltatore attento è immensa.
In conclusione, il disco dei Krokofant 6 è un album eccellente, un’opera che segna un punto di svolta della band norvegese e nella musica contemporanea. Un album che non si limita a soddisfare le aspettative, ma le supera ampiamente, proiettando Krokofant nell’olimpo dei grandi della musica di genere. Un ascolto obbligatorio per chiunque ami la musica senza confini.
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Krokofant Line up:
Tom HASSLAN (guitars), Axel SKALSTAD (drums) and Jørgen MATHISEN (saxophone).
Krokofant 6 – Track List:
1.Harry Davidson 07:24
2.Triple Dad 07:57
3.Oh My Cod 06:43
4.Country Doom 08:27
5.The Ballade 06:57
6.Pretentious Woman 08:0
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