Mi ha molto colpito il post che ha “scritto” sul suo profilo facebook Massimo Fini giornalista e scrittore. Mi ha colpito perchè ho subito pensato a me, alla mia passione per la musica.
Lui ama scrivere, è la sua vita, è la sua passione, lo ha fatto per tantissimi anni indipendentemente da come la si possa pensare, è un bravissimo scrittore e giornalista; ora non potrà più farlo perchè è diventato non vedente, per cui ho pensato a me all’amore che ho per la musica, e mi sono immaginato sordo, come sarei se fossi di colpo sordo!? come cambierebbe la mia vita, come cambierebbero i miei giorni, indubbiamente starei malissimo, non potrei più ascoltare dischi, non potrei più parlarne, non potrei più sentire il nuovo disco appena uscito, oppure non potrei riascoltare un disco di Hendrix, forse potrei immaginarlo, ricordarlo, ma non potrei più ascoltare la chitarra di Jimi.
Deve essere terribile non poter fare una cosa che si ama tanto fare, la sua lettera e il suo dramma mi hanno davvero colpito.
Scrive Massimo Fini:
Nella mia vita è l’ ultima cosa che avrei voluto pubblicare su questa pagina purtroppo la vita a volte è molto amara e ci riserva anche questo, Massimo ti voglio bene.
Avviso per i miei lettori
Sono diventato cieco. O, per essere più precisi, semicieco o ‘ipovedente’ per usare il linguaggio da collitorti dei medici. In sostanza non posso più leggere e quindi nemmeno scrivere. Per uno scrittore una fine, se si vuole, oltre che emblematica, a suo modo romantica, ma che mi sareivolentieri risparmiato.
Una Vita è quindi il mio ultimo libro. E la mia storia, di scrittore e giornalista, finisce qui. Del resto nella vita arriva sempre un momento in cui, per una ragione o per l’altra, si deve uscire di scena.
Il sito rimane aperto per chi voglia sottoscrivere il Manifesto, per le mail (ho qualcuno che mi dà una mano), per inviti, conferenze, interviste perché se ho perso l’uso della vista non ho perso quello della parola e, spero, nemmeno il ben dell’intelletto. Un grazie a tutti quelli che mi hanno seguito in questi ultimi , e per me molto faticosi, anni.