Allan Holdsworth è morto

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Allan Holdsworth
Allan Holdsworth

Un grande chitarrista se ne è andato, Allan Holdsworth è morto (6 agosto 1946 – 15 aprile 2017). Mi ha scritto un caro amico in merito alla sua morte.

“Ed anche Holdsworth se ne e’ andato, era il più bravo di tutti. Piaceva a pochi solo perche’ era talmente avanti da risultare quasi incomprensibile. I temi di Holdsworth sono i più difficili che abbia mai sentito in vita mia, e’ finita un epoca. Oltre che un genio con la chitarra elettrica, era anche un genio col guitar synth; il synthaxe era capace di suonarlo bene solo lui.”

“La cosa che destò il maggior scalpore nel SynthAxe fu la presenza di due set di corde separate (uno per la mano sinistra e uno per la mano destra) posizionati in modo disassato e angolato fra loro.”

I miei dischi preferiti restano I.O.U. del 1982 e Metal Fatigue del 1985. A prescindere da questi due dischi a cui sono particolarmente affezionato, ritengo la sua produzione assolutamente strepitosa.

Prince Faster

Qui in un live del 2015 insieme a Virgil Donati alla Batteria e Jimmy Haslip







Allan Holdsworth ha suonato anche con:

Nucleus
1972: Belladonna (released as a solo album by Ian Carr)
Tempest
1973: Tempest
1973: Under the Blossom: The Anthology (2005)
Soft Machine
1975: Bundles (band member)
1981: Land of Cockayne (guest musician)
Soft Works
2003: Abracadabra
The New Tony Williams Lifetime
1975: Believe It
1976: Million Dollar Legs
Pierre Moerlen’s Gong
1976: Gazeuse!
1978: Expresso II
Jean-Luc Ponty
1977: Enigmatic Ocean
1983: Individual Choice
2007: The Atacama Experience
Bruford
1978: Feels Good to Me
1979: One of a Kind
1986: Master Strokes: 1978–1985 (compilation)
U.K.
1978: U.K.
Krokus
1986: Change of Address (guest soloist on “Long Way From Home”)
Stanley Clarke
1988: If This Bass Could Only Talk
Chad Wackerman
1991: Forty Reasons
1993: The View
2012: Dreams Nightmares and Improvisations
Level 42
1991: Guaranteed
Derek Sherinian
2004: Mythology