Nel panorama musicale contemporaneo, pochi progetti riescono ad essere tanto evocativi e sofisticati quanto quello dei Desire. Prodotti dalla nota etichetta Italians Do It Better, il duo composto da Megan Louise e Johnny Jewel si è affermato come un’entità di spicco nel regno del synth-pop e dell’electro-disco, con una marcata predilezione per atmosfere cinematic .
L’affiliazione a Italians Do It Better non è un dettaglio trascurabile; l’etichetta, fondata da Jewel e da Mike Simonetti, si è guadagnata una reputazione per la produzione di musica elettronica di alta qualità, caratterizzata da un’estetica che unisce elementi retrò e moderni, con un occhio di riguardo per i suoni analogici e un’aura di malinconica eleganza. Questa eredità sonora permea profondamente l’opera dei Desire, creando un’aspettativa immediata per un ascolto che trascenda la mera superficie del pop.
Veronica P.
Contents
- 1 Desire la recensione di Games People Play
- 1.1 2. Architetture Sonore: “Games People Play”
- 1.2 3. Dinamiche Temporali: Il Ritmo di “Games People Play”
- 1.3 4. Il Tessuto Musicale dell’Album
- 1.4 5. Tracciando le Ascendenze Stilistiche
- 1.5 6. Il Labirinto del Linguaggio
- 1.6 7. Precisione e Raffinatezza: Valutando l’Estetica Produttiva
- 1.7 8. “Games People Play” nella Discografia dei Desire
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Desire la recensione di Games People Play
“Games People Play“, l’ultima fatica discografica dei Desire, si presenta come un ulteriore capitolo nella loro narrazione sonora, un’esplorazione delle dinamiche intricate e spesso oscure che governano le relazioni umane. Il titolo stesso suggerisce un sottotesto concettuale che va oltre la semplice raccolta di brani d’amore, evocando immagini di strategie, inganni e giochi di potere.
La metafora del gioco, in particolare quella degli scacchi, sembra essere centrale nell’economia dell’album, come suggerito da diverse momenti . L’interrogativo posto, “Scaccomatto è inevitabile – ma chi farà la mossa finale?” , introduce immediatamente un senso di suspense e di inevitabilità, come una complessa partita a scacchi, dove l’amore è la posta in gioco.
Le prime impressioni che emergono dall’ascolto di “Games People Play” delineano un mondo sonoro che si insinua nella sognante atmosfera del synthwave con la nitida freddezza del pop elettronico. Questa combinazione di elementi ci presenta un’opera che si muove tra momenti contemplativi e drumming deciso, mantenendo una coerenza stilistica che è marchio distintivo dei Desire.
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2. Architetture Sonore: “Games People Play”
L’elemento fondante dell’architettura sonora di “Games People Play” è senza dubbio il massiccio impiego di sintetizzatori, un tratto distintivo della produzione di Johnny Jewel . La predilezione di Jewel per l’apparecchiatura analogica conferisce al suono un calore e una profondità palpabili, distinguendolo dalle produzioni puramente digitali . I “sintetizzatori gelidi e sotto zero” che permeano l’album creano un’atmosfera algida ma al contempo affascinante, tipica delle sonorità care allo stile” Italians Do It Better”.
Il ritmo in “Games People Play” è affidato principalmente a drum machine e percussioni elettroniche, che costituiscono una solida spina dorsale ritmica per l’intero lavoro. In brani come “The Judge”, un “battito minimalista” si intreccia con la “voce ipnotica” di Louise e con i sintetizzatori, creando un effetto di straniamento seducente. Questo passaggio tra ritmi spesso rarefatti e la lussureggiante presenza dei synth genera un equilibrio dinamico tra la voglia di ballare e un’intimità quasi minimal.
Non si può parlare della sonorità dei Desire senza menzionare il loro “flair cinematic”.
Le atmosfere sonore di “Games People Play” evocano spesso un senso di pericolo noir e di tentazione sepolcrale , trasportando quel sound in un universo fatto di notti insonni e di segreti sussurrati. L’approccio “visivo al suono” di Johnny Jewel contribuisce in modo significativo a questa qualità cinematografica, suggerendo una narrazione implicita che si dipana attraverso le note.
L’album offre anche una notevole diversità sonora tra le sue tracce. Si possono distinguere elementi con un “sapore germanico” in “Vampire”, influenze “popwave e techno” in “Dangerous Drug” e “Dream Girl”, e un fascino “flautato e francese” in “Réflexion Sous La Pluie” . L'”arpeggio rimbalzante” di “Cold As Ice” e l’incursione nell'”Italo house stomper” in “Drama Queen” sono ulteriori esempi di come l’album esplori diverse sfumature del panorama elettronico pur mantenendo una sua coerenza interna.
3. Dinamiche Temporali: Il Ritmo di “Games People Play”
L’andamento complessivo di “Games People Play” potremmo definirlo come opera duale, composta da due entità, due mondi distinti ma simili, non a caso è caratterizzato da un’alternanza tra brani disco e tracce più lente e oscure. L’inserimento di brevi interludi strumentali come “Love Theme” e “Othello” , unitamente alla brevissima “I Run To You”, contribuisce a modulare il flusso dell’album, creando delle pause riflessive che preparano l’ascoltatore ai momenti successivi. Questa scelta curatoria nella sequenza dei brani determina un’esperienza d’ascolto dinamica, con un susseguirsi di momenti di maggiore intensità e passaggi più contemplativi.
Si percepisce un netto contrasto tra le tracce con ritmi più marcati e ballabili, come “Human Nature”, “Dream Girl” e “Dangerous Drug”, e quelle che invece si orientano verso territori sonori più ambient e minimali, quali “Darkside”, “Réflexion Sous La Pluie” e “Demons In The Rain”. Sorprende “Love On The Air” dove la voce rallenta fino a spegnersi per poi suonare al contrario. Questa dualità stilistica evidenzia la versatilità dei Desire e la loro capacità di muoversi agilmente tra diverse sonorità elettroniche.
L’album spazia tra atmosfere più cupe e lente di “Demons In The Rain” o “Vampire”, “I Know”, eccellente la pressione sonora dell’interludio “Othello”.
4. Il Tessuto Musicale dell’Album
La cifra stilistica dei Desire è fortemente caratterizzata dalla voce di Megan Louise, spesso descritta come lamentosa, languida, proibitiva e distante . La sua interpretazione vocale, con un tono spesso sussurrato e un’aria di distacco emotivo, si sposa perfettamente con le atmosfere synth-pop dell’album. In “Games People Play”, si nota anche un uso significativo di elementi di spoken word, in particolare nei brani “Russian Roulette” , con il suo spoken word in francese che aggiunge un elemento di esotismo e mistero, e “The Judge” . Queste sezioni parlate contribuiscono a creare un’atmosfera narrativa e rafforzano la qualità cinematografica della musica.
Le linee melodiche create dai sintetizzatori sono un altro elemento distintivo dell’album, con numerosi passaggi che si imprimono nella memoria per la loro orecchiabilità e il loro fascino. In “Vampire”, si riconosce un omaggio alla linea di synth di “The Boys Of Summer” , un riferimento che sottolinea le radici anni ’80 della loro musica. La strumentale “Sometimes” si distingue per un “affilato e cascante synth” che crea un momento riflessivo. L’interplay tra le melodie vocali e quelle dei sintetizzatori è fondamentale nel definire la trama sonora dell’album, con i sintetizzatori che spesso portano il peso melodico principale, conferendo al suono un carattere squisitamente elettronico.
Il paesaggio armonico di “Games People Play” è prevalentemente caratterizzato da progressioni che evocano un senso di malinconia e introspezione. La prevalenza di tonalità minori in brani come “Darkside“, “Dream Girl” e “The Judge” suggerisce un’atmosfera generale di meditazione e, a volte, di sottile inquietudine. L’utilizzo di queste tonalità minori contribuisce probabilmente a rafforzare i temi dell’amore, della perdita e della tensione sottesa nei “giochi” interpersonali esplorati nei testi. Sebbene un’analisi armonica dettagliata vada oltre lo scopo di questa recensione, l’impressione generale è quella di un album in cui le armonie giocano un ruolo cruciale nel definire l’umore e l’atmosfera.
5. Tracciando le Ascendenze Stilistiche
Lo stile di “Games People Play” affonda saldamente nel genere synth-pop, con evidenti richiami agli artisti e alle sonorità iconiche degli anni ’80 . Le “emozioni pop gelide” che pervadono l’album sono un chiaro indicatore di questa influenza. Il synth-pop, con la sua enfasi sui sintetizzatori, le drum machine e i temi spesso malinconici, è un punto di riferimento essenziale per comprendere l’estetica musicale dei Desire.
Un’altra influenza significativa è quella dell’Italo disco, un elemento ricorrente nel suono dell’etichetta Italians Do It Better . La “lucentezza scintillante” e il flirt con le influenze Italo-disco sono aspetti notevoli . Sebbene un riferimento specifico all’album “Escape” menzioni “elementi trasversali”, l’impronta generale dell’etichetta permane anche in “Games People Play” e aggiunge un tocco di glamour, nostalgia e una certa sensibilità europea alla musica dei Desire.
Si percepiscono anche sensibilità new wave, caratterizzate da sintetizzatori algidi, ritmi minimalisti e un senso di distacco emotivo . La descrizione di un “post-punk distaccato e ballabile” in relazione a Cousines condivide alcune affinità con l’estetica new wave spesso associata alla label. Questa influenza contribuisce all’atmosfera spesso oscura dell’album, udibile negli arrangiamenti a volte scarni e nel generale senso di riserva emotiva.
La qualità cinematic del sound dei Desire è strettamente legata al lavoro di Johnny Jewel nel campo delle colonne sonore . Il “convincente sfondo cinematografico” fornito da Jewel è esplicitamente menzionato. Le sue ispirazioni dai film horror e thriller degli anni ’70, come le opere di Dario Argento, John Carpenter e Tangerine Dream, si riflettono nel senso di “pericolo noir” che pervade l’album. Il background di Jewel nella composizione per il cinema influenza profondamente l’atmosfera e la sensazione narrativa della musica dei Desire, spesso evocando immagini visive e creando un’esperienza quasi da colonna sonora.
Infine, è possibile tracciare paragoni con altri artisti all’interno del synth-pop e dei generi affini, come Chromatics (guarda caso), data la stretta collaborazione di Jewel con la band, Sally Shapiro , Madonna e New Order . Questi artisti condividono territori sonori e preoccupazioni tematiche simili, aiutando a contestualizzare la musica dei Desire all’interno di una scena più ampia.
6. Il Labirinto del Linguaggio
I testi di “Games People Play” esplorano in modo ricorrente i temi dell’amore, del desiderio e delle relazioni interpersonali. Tuttavia, l’esplorazione dell’amore nella musica dei Desire è spesso velata da un senso di ambiguità e da una sottile tensione, come se le relazioni fossero un terreno minato di emozioni non dette e di aspettative inespresse. La qualità onirica menzionata suggerisce un focus sull’amore idealizzato o forse irraggiungibile.
Il titolo dell’album introduce un’ulteriore dimensione tematica che si riflette sia nei testi che nell’atmosfera generale. La premessa oscura di una “partita a scacchi” con l’amore come posta in gioco è fondamentale per comprendere questo aspetto. Sebbene non ci siano riferimenti espliciti all’opera di Eric Berne sull’analisi transazionale, il titolo evoca fortemente i temi delle interazioni sociali inconsce e delle dinamiche di potere che Berne esplora nel suo lavoro. Il titolo suggerisce una visione cinica o forse realistica delle interazioni umane, dove le dinamiche di potere e le agende nascoste giocano un ruolo significativo. La metafora degli scacchi implica strategia, manipolazione e la possibilità sia di vittoria che di sconfitta nelle relazioni.
Un tema più contemporaneo emerge nel contesto del brano “The Judge“, con riferimenti alla “sorveglianza onnipresente” . I versi “Le macchine tracciano ogni nostra mossa mentre gli amici spiano ogni nostro ritmo” sono particolarmente rivelatori. Questo tema moderno aggiunge uno mood rilevane e contemporaneo all’esplorazione delle relazioni umane.
Infine, si percepisce un senso di ambiguità emotiva e di freddo distacco sia nei testi che nell’interpretazione di Megan Louise . La descrizione della voce di Louise come “equamente proibitiva e distante” supporta questa osservazione. Questa ambiguità aggiunge un velo di mistero e impedisce ai testi di diventare eccessivamente sentimentali o diretti, in linea con la “premessa oscura” dell’album.
7. Precisione e Raffinatezza: Valutando l’Estetica Produttiva
La qualità produttiva di “Games People Play” è impeccabile, come ci si aspetta da un lavoro firmato da Johnny Jewel. L’uso di “apparecchiature interamente analogiche” è un aspetto fondamentale del suono dei Desire, conferendo calore, profondità e una ricca texture alle tracce. Lo stile di Jewel è descritto come una fusione di “sintetizzatori analogici e linee di basso pulsanti” . La sua meticolosa attenzione ai dettagli in fase di produzione è un elemento chiave del fascino dei Desire, creando un suono coeso e raffinato. La sua reputazione di produttore “visionario” è ben meritata e si riflette nella cura sonora di questo album.
L’efficacia degli arrangiamenti e l’uso degli strumenti (principalmente sintetizzatori e drum machine) sono notevoli. La descrizione di sintetizzatori affiancati da un “battito minimalista” suggerisce uno stile di arrangiamento deliberato e a tratti essenziale in alcuni brani. La cura nella disposizione degli elementi sonori contribuisce all’atmosfera generale dell’album, evitando che suoni sovraccarico o scarno. L’utilizzo prevalente di strumentazione elettronica è una caratteristica distintiva del suono dei Desire.
8. “Games People Play” nella Discografia dei Desire
Per comprendere appieno “Games People Play”, è utile contestualizzarlo all’interno della discografia dei Desire, a partire dal loro album di debutto, (2009) che fu elogiato per il suo suono “lucido, lussureggiante ed effimero” . Rispetto a “Games People Play” sembra orientarsi verso un approccio tematico più esplicito con il concetto dei “giochi”, in contrasto con il più generale tema del “desiderio” del debutto.
È interessante analizzare come “Games People Play” si ponga in relazione al loro secondo album, “Escape” (2022) . “Escape” fu descritto come una “soap opera intrisa di synth” ispirata ai film Giallo italiani . Mentre “Escape” attingeva a un immaginario cinematografico specifico legato all’horror italiano, “Games People Play” sembra concentrarsi maggiormente sulle dinamiche interpersonali, pur mantenendo una forte componente cinematic.
Tra i due album, i Desire hanno pubblicato diversi singoli ed EP, come “Darkside”, “Human Nature”, “Vampire” e “The Judge” , che hanno probabilmente offerto degli assaggi della direzione sonora e tematica di “Games People Play”. Questi singoli hanno contribuito a creare attesa per l’album completo e a delineare le aspettative del pubblico.
Nel complesso, si può notare una coerenza stilistica che attraversa la discografia dei Desire, con un suono che fonde synth-pop, influenze cinematografiche e Italo disco. Tuttavia, ogni album sembra esplorare nuove sfumature tematiche, con “Games People Play” che si addentra nel complesso mondo dei “giochi” interpersonali.
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