The Knells pubblicano II la recensione

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Andrew McKenna Lee non è solo il leader dei Knells, ma è anche un dotatissimo chitarrista classico.

Oltre a suonare brani di Bach e Scarlatti, è anche un estimatore del premio Pulitzer, Steve Reich di cui spesso esegue brani.

“II” è il titolo del secondo album dei Knells, il disco arriva dopo ben 4 anni dall’esordio; il nuovo lavoro è uno strano mix tra art rock, e minimalismo tratteggiato da passaggi talvolta sperimentali.

I brani sono una raccolta di emozioni e rimandi che spaziano tra musica sacra, avanguardia e vacui ricordi virati nello stile Cuneiform records, Thinking Plague tanto per intenderci; nei Knells a volte emergono reminiscenze e connotazioni che sfuggono persino alla impostazione neoclassica di Andrew McKenna Lee.

Il disco è fortemente caratterizzato da un eccellente trio vocale che irrora sistematicamente la scena musicale; da ciò emerge una anadiplosi strutturale che sfocia in un fiume timbrico enallageatico.

Prince Faster

 

The Knells Line Up:

The Knell Line Up:
Nina Berman, soprano
Charlotte Mundy, mezzo-soprano
Blythe Gaissert, contralto
Paul Orbell, guitar
Andrew McKenna Lee, guitar
Jude Traxler, percussion, Rhodes, electronics
Jeff Gretz, drums
Joseph Higgins, bass