10 band synth pop anni 80 che non conosci

0
998 views
10 band synth pop

10 band synth pop anni 80. Degli anni 80 ne abbiamo addirittura stra parlato (In fondo all’articolo una breve lista di articoli), l’abbiamo analizzata in tutti i suoi aspetti, sia quelli positivi che quelli negativi; oggi voglio proporvi 10 band synth pop anni 80 che forse non tutti conoscono, alcune di queste fecero un solo album per poi sciogliersi.

E’ altresì interessante vedere i video, e i vari look che andavano in quegli anni, erano davvero tutti molto molto simili, alcuni di loro, guardandoli con gli occhi disincantati di oggi, fanno tenerezza. Certo, questi sono gli outsider degli anni 80, val però la pena ricordare che di outsider nel mondo della musica ce ne sono sempre stati tantissimi, perché come sappiamo bene, saper suonare non significa avere talento, quello non si compra.

Prince Faster.

10 band synth pop anni 80, la lista

Boys Don’t Cry – Boys Don’t Cry 1986

I Boys Don’t Cry, come è facilmente intuibile prendono il nome dalla ultra famosa canzone dei The Cure, loro però resteranno nel sottobosco (il che non significa che non fossero interessanti) della musica degli anni 80 quale la new wave o il synth-pop.
Fecero due dischi negli anni 80 e un album nel 1997, sono ancora in attività, perlomeno così sembrerebbe.

Il loro album omonimo non è affatto male.

1986 Boys Don’t Cry
1987 Who the Am Dam Do You Think We Am
2014 Hear It Is!

Blue Peter – Radio Silence 1980

Sono stati una interessante band canadese, hanno prodotto un paio di album, il primo, “Radio Silence” uscì nel 1980 ed era un mix tra dance e synth-pop.

Il cantante, Paul Humphrey, anche piuttosto bravo, colpito da una grave malattia è scomparso il 4 April 2021

Belouis – Some Some People 1985

Tra tutte le 10 band new wave anni 80 che abbiamo inserito in questa lista, Belouis Some (Neville Keighley) è probabilmente l’artista più conosciuto grazie ad un paio di singoli, come ad esempio “Some People” che entrarono nelle classifiche mondiali.

L’artista inglese è tutt’ora in attività.

Discografia essenziale:

  • Some People (1985)
  • Belouis Some (1987)
  • Living Your Life (1993)

The Wild Swans – Bringing Home the Ashes 1988

La band nasce per volere di Paul Simpson ex componente della band di Julian Cope, The Teardrop Explodes, inoltre nel progetto sono presenti componenti di Echo & The Bunnymen e dei The Woodentops, una sorta di super gruppo.

Pubblicarono tre dischi e sembra siano ancora in attività.

Discografia essenziale

  • Bringing Home the Ashes (1988), Sire/Reprise
  • Space Flower (1990), Sire/Reprise
  • The Coldest Winter for a Hundred Years (2011), Occultation

Eight Seconds – Almacantar 1986

Sono stati una delle tante band che negli anni 80 deambulavano tra synthpop “progressive” e new wave; loro erano canadesi, di Ottawa per la precisione, fecero solo due album per poi sciogliersi. Musicalmente molto dotati, gli Eight Seconds dal vivo erano davvero interessanti come testimonia il video che riporto qui di seguito.

‘Del Castillo in seguito ha fondato r+d creative, una società di produzione video e di eventi dal vivo, coinvolta nella produzione per un certo numero di dipartimenti governativi canadesi e corporazioni della corona . Marc Parent ha continuato nella musica, come chitarrista e cantautore, con sede a Montreal. Frank Levin perseguì altre iniziative imprenditoriali, trasferendosi infine in Cina.Morì nel 2017 a causa di un deterioramento delle condizioni di salute’. (fonte wiki)

Discografia essenziale

  • Ottava Rima (1985) EP
  • Almacantar (1986)
  • Big Houses (1990)

C.C.C.P.  – The World 1989

No, non sono i C.C.C.P. nostrani, quelli di Giovanni Lindo Ferretti per intenderci, loro sono tedeschi e si formarono diversi anni dopo la band italiana.

Nome uguale ma musica diversa, difatti i C.C.C.P. tedeschi suonavano synth-pop, diciamo che non erano delle cime, il loro sound si confondeva con mille altri uguali, anche se in questo brano i C.C.C.P. tentano la carta del sound dal vago sapore orientale.

Si sciolsero nel 2008 per poi riformarsi dieci anno dopo ma senza molti risultati.

Fecero cinque dischi

1989: The World
1992: The Hallucinogenic Toreador
2004: Journey Through the Past
2008: Quantic Shamanism Through Digital Western
2018: Decadance Club (Blue!)

Private Lives – Prejudice and Pride 1984

Con i Private Lives si torna in Inghilterra, certo, il sound è lo stesso di altre mille band, un po noiosetto e senza alcuna idea originale; fa piacere però sapere che la band riuscì a pubblicare un album che uscì nel 1984 “Prejudice and Pride”.

Il video contiene restrizioni per il copyright ma cliccando qui si può vedere

Celebrate the Nun – Ordinary Town 1989

Germania 1989, ecco i grintosissimi Celebrate the Nun, la foraznione rimase in attività dal 1989 fino al 1991. Fecero solo due album ma esordirono nel 1989 con i singoli: “Ordinary Town e Will You Be There?”

La band aveva due dei membri del gruppo techno Scooter e H. P. Baxxter e Rick J. Jordan insieme alla sorella di Baxxter Britt Maxime e Slin Tompson.

Scioltisi nel 1992, di loro non se ne seppe più nulla.

Pseudo Echo – Autumnal Park

Australiani, si formano nel 1982 a Melbourne, e sono l’unica formazione delle dieci di cui stiamo parlando che è effettivamente ancora in attività, non si sciolsero mai anche se la formazione venne rimaneggiata più volte.

La voce di Brian Canham ricorda vagamente quella ben più nota di Midge Ure,

Discografia essenziale

  • Autumnal Park (1984)
  • Love an Adventure (1985)
  • Race (1988)
  • Teleporter (2000)
  • Ultraviolet (2014)
  • Acoustica (2020)
  • After Party (2020)
  • 1990 The Lost Album Demos (2021)
    Ultimate (2022)

Roaring Boys – Roaring Boys 1986

Chiudiamo questa lunga lista con l’ultima delle 10 band synth pop anni 80.

Stiamo parlando di una vera e propria meteora di quel periodo, anche se in realtà in quel periodo di meteore e meteorismo ce ne furono tantissime.

Fecero un solo unico album che pubblicarono nel 1986 “Roaring Boys”, il sound ricorda vagamente i Roxy Music.

Anche di loro non se ne seppe più nulla, non se ne seppe nulla neanche del belloccio cantante dall’aspetto bad boy Chris Jones che scimmiotta il più noto Billy Idol.

Da una rarissima recensione del disco:

The specter of Roxy Music haunts “House of Stone,” the most well-crafted song on Roaring Boys’ self-titled debut album; unfortunately, the rest of the LP is a ghost town. With its bed of lush synthesizers, soothing horns, and romantic vocals, “House of Stone” could’ve been an apt sequel to Roxy Music’s “Avalon.”

However, “House of Stone” is a burst of inspiration that must’ve left the band creatively drained, or perhaps they were rushed into the recording studio before they were able to compose equally memorable songs.

Come ultimissima band outsider vi segnaliamo anche i Les Enfants fecero anche loro un solo album “Touché”1985 , erano inglesi.

Ti potrebbe interessare:

Anni 80 podcast tutti gli speciali

Le 100 Canzoni degli anni 80 secondo NME

10 canzoni New Wave di un tempo lontano

Synth Britannia Depeche Mode, il documentario della BBC

1979 quaranta dischi analisi storico musicale